Finger lime: il limone selvatico che sprigiona caviale

Il caviale di limone: dall’Australia arriva il Finger Lime, il frutto che sprigiona piccole sfere acidule, perfette per completare edonistici piatti e cocktail in cui l’agrume diventa protagonista
C’era una volta Carlo Cracco e il pindarico abbinamento tra patatine fritte¹https://youtu.be/F7la8Vd_3aI e il prezioso frutto originario della Microcitrus (o Citrus) australasica²https://en.wikipedia.org/wiki/Citrus_australasica, una pianta più che esotica, spontanea della foresta subtropicale australiana. Salito alla ribalta grazie all’ardita proposta dello chef di Masterchef, il finger lime, chiamato così per la singolare forma, ha fatto molto parlare di sé tra gli appassionati sia come alternativa vegana al più noto caviale di storione, sia come varietà di agrume da scoprire e provare a coltivare in proprio. Il caviale di limone, o citrus caviar, che questo frutto sprigiona togliendo la buccia, si presenta sotto forma di piccole sfere succose di varie tonalità, dal giallo al rosso, passando per il rosa, l’arancio e il verde. La forma è affusolata quasi come il dito da cui prende il curioso nome, mentre il sapore delle minuscole sfere ricorda un insieme di note agrumate, che va dal limone al pompelmo.

Al di là degli chef stellati che in Europa propongono il caviale di limone nei propri menu, è soprattutto il mercato australiano ad essersi attivato per diffondere questo agrume anche fuori dal continente dei canguri, sviluppando coltivazioni di finger lime che ricreano le condizioni climatiche in cui la pianta cresce in natura, tanto che ora è possibile reperire piantine di Citrus australasica anche in Europa, tramite rivenditori in loco, con una semplice ricerca on line. Ovviamente il prezzo non è il punto forte del caviale di limone, a meno che non ci si voglia cimentare personalmente con una coltura in proprio che, in caso di successo, potrebbe anche diventare redditizia: i frutti del finger lime non sono ancora approdati al consumo di massa, ma sono assai ricercati da ristoratori e chef di livello. Per cui, pur essendo una pianta caratterizzata da una crescita molto lenta e dalla necessità di vivere in condizioni molto simili a quelle di origine, in climi caldi e miti tutto l’anno ed in posizione riparata sia dal vento che dai raggi solari diretti, può essere fonte di grandi soddisfazioni sia per il singolo orticultore che per il vivaista che intende investire e cimentarsi con il limone selvatico diventato caviale per caso.