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Attacco al pomodoro San Marzano

Lorenzo Pulerà AgriFood, Laws&Taxes

Attacco al Made in Italy: questa volta tocca al pomodoro San Marzano.

Ennesimo tentativo di furto di identità al Made in Italy recentemente colpito da alcune ipotesi e da provvedimenti comunitari che hanno attaccato i nostri prodotti base della dieta mediterranea dall’ortofrutta ai vini, dall’olio al pomodoro San Marzano. La Coldiretti ha rilevato la presenza di coltivazioni di pomodori San Marzano in Belgio, e adesso chiede all’Unione europea un’operazione di comunicazione per consentire a tutti i consumatori di compiere consapevolmente l’acquisto del prodotto.

“Siamo di fronte ad un nuovo tentativo di omologare al ribasso le produzioni mentre il futuro dell’agricoltura italiana ed Europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le tipicità territoriali che sono la chiave del successo del Made in Italy” Roberto Moncalvo

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Il San Marzano è un’eccellenza italiana, difendiamolo dalla concorrenza sleale

In effetti chi sceglie San Marzano in Europa e nel mondo acquista convinto di portare a casa un prodotto italiano e non è accettabile che il consumatore venga preso in inganno. Bisogna poi considerare la concorrenza sleale nei confronti dei produttori dell’unico San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino DOP, obbligati a rispettare i disciplinari di produzioni. Questa varietà conosciuta in tutto il mondo, sostiene l’economia di 41 comuni delle province di Salerno, Napoli e Avellino in Campania, e l’Unione Europea ha l’obbligo di tutelarla sulla base del sulla base del regolamento n. 1151/12.

Il futuro dell’agricoltura italiana è legato alla capacità di tutela

Ecco il commento del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo: “Siamo di fronte ad un nuovo tentativo di omologare al ribasso le produzioni mentre il futuro dell’agricoltura italiana ed Europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le tipicità territoriali che sono la chiave del successo del Made in Italy“.
La Coldiretti spiega che la norma sulla protezione delle indicazioni geografiche tipiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli ed alimentari prevede sanzioni amministrative per coloro i quali utilizzano in maniera inappropriata segni che distinguono un prodotto nella presentazione e nella commercializzazione.

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