Vocazioni agroalimentari valdostane

Valle d’Aosta città del vino, del miele e molto altro ancora.

Come si inserisce l’agricoltura della Regione Valle d’Aosta nel panorama di tipicità e tradizioni nazionali, sia agroalimentari che culturali, e qual è la percezione che si ha di tale posizionamento oltreconfine? L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per la straordinaria ricchezza di tradizioni eno-gastronomiche. La posizione in mezzo al Mediterraneo, la particolare orografia e la conseguente presenza di una moltitudine di differenti habitat naturali hanno guidato gli eventi storici facendo dell’Italia un Paese ricchissimo di identità locali da valorizzare, sia sotto il profilo turistico che agroalimentare.

Grazie all’ANCI ed alla creazione di Res Tipica, rete nazionale delle associazioni delle città di identità, la Valle d’Aosta valorizza in Italia e nel mondo il proprio patrimonio agroalimentare, la cultura del proprio territorio, la ricchezza di paesaggi, saperi e sapori.
La Valle d’Aosta conta 8 comuni associati a Città del vino, cioè l’1,5% del totale nazionale, 1 a Città del Miele (2,0%), oltre a 3 associati ad Altre città di identità per un totale di 11 comuni iscritti a 12 città d’identità, cioè il 0,5% del totale nazionale.

Città del vino
8
Città del miele
1

posizionamento attuale ed opportunità future per la valle d’aosta

Come si può vedere dalla skill bar la Valle d’Aosta è una regione a vocazione vitivinicola ed è questa peculiarità che contraddistingue l’agricoltura valdostana nell’immaginario collettivo. Tuttavia la Valle d’Aosta è caratterizzata anche da una significativa vocazione per il miele.

L’inserimento dei comuni Valdostani all’interno della rete Res Tipica ha elevato fortemente le capacità dei singoli di promuovere la propria identità agroalimentare e culturale, specialmente nei confronti del resto del mondo, grazie ad azioni comuni di informazione. Pur tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare a livello di marketing territoriale e di supporto delle amministrazioni nelle scelte decisionali in materia di sviluppo locale, turismo culturale ed enogastronomia di qualità. Per questo, a fare la differenza nel mercato agroalimentare e agrituristico nazionale ed internazionale saranno le singole aziende agricole valdostane e le proprie politiche produttive e commerciali.

Azienda Vitivinicola nel comune di Aymavilles – Valle d’Aosta

quanti comuni valdostani non hanno ancora aderito a res tipica?

Per concludere è lecito chiedersi a proposito degli assenti. Di seguito, estratto dal sito ufficiale di Res Tipica, l’elenco completo dei comuni valdostani associati a Città di identità. Sono 11 comuni quelli aderenti ad almeno uno dei circuiti delle città di identità su un totale di 74 comuni in tutta la regione Valle d’Aosta. Questo significa che l’85,1% dei comuni valdostani non ha ancora aderito a nessuna delle associazioni di promozione di prodotti tipici o del territorio.

Aosta (AO) Città del Vino
Arvier (AO) Città del Vino
Aymavilles (AO) Città del Vino
Bard (AO) Borghi più Belli d’Italia
Chambave (AO) Città del Vino
Chatillon (AO) Città del Miele
Donnas (AO) Città del Vino
Etroubles (AO) Borghi più Belli d’Italia, Paesi Bandiera Arancione
Morgex (AO) Città del Vino
Nus (AO) Città del Vino
Villeneuve (AO) Città del Vino