crisi del latte in europa 2016

Il bicchiere (di latte) mezzo vuoto

Adelaide Baccile AgriFood, Ethiculture

Il bicchiere di latte mezzo vuoto. E all’Italia va anche peggio

“Les éleveurs de l’Ouest ont prévu une nouvelle manifestation de force mercredi à Rennes”.
Tra le deliziose vie di questa cittadina bretone, stona la rabbia urlata degli allevatori in protesta.
I cugini d’oltralpe soffrono la recessione del mercato lattiero-caseario, al centro del dibattito politico europeo e nazionale, con prezzi che, seppur superiori rispetto alla media europea, grazie ai negoziati con trasformatori e distributori, restano insufficienti per la redditività dei produttori francesi. La stessa Francia che ha più formaggi che giorni nel calendario.
Nel 2014 il prezzo del latte sul mercato mondiale ha raggiunto i 36,2 centesimi al litro e gli allevatori europei, preparandosi alla scomparsa delle quote, cominciarono ad aumentare la propria produzione. Ciò che non potevano prevedere, però, fu il brusco calo della domanda da parte della Cina e l’embargo russo sui prodotti agroalimentari da inizio agosto 2014.
Il risultato è stato la saturazione del mercato europeo.
L’aumento della produzione in Europa, dovuta all’aumento della produttività alla stalla, ha creato un incremento della differenza dei costi di produzione, perché la struttura qualitativa dei nostri allevamenti è meno competitiva.

“Gli allevatori devono vendere tre litri di latte per bersi un caffè al bar, quattro litri per un pacchetto di caramelle, quattro litri per una bottiglietta di acqua al bar mentre quasi 15 litri per un pacchetto di sigarette” Coldiretti

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Costi di produzione del latte in Italia più elevati che altrove

Di certo l’Italia non viaggia su binari diversi da quelli europei, con costi di produzione mediamente più alti che altrove, perché l’energia costa di più, c’è una burocrazia onerosa, le terre sono affittate a caro prezzo e più alto è il costo del lavoro.
“Gli allevatori – denuncia uno studio della Coldiretti – devono vendere tre litri di latte per bersi un caffè al bar, quattro litri per un pacchetto di caramelle, quattro litri per una bottiglietta di acqua al bar mentre quasi 15 litri per un pacchetto di sigarette”.
Un vero peccato per un paese dove ormai c’è una manifestazione sul cibo ovunque e in ogni momento, dove tutti si stanno trasformando in cuochi ed esperti di cucina, ma dove nessuno si interessa di cultura del cibo intesa come conoscenza delle materie prime e delle logiche del mercato.
Il governo continua a lavorare su tutte le leve possibili d’intervento e lancia le sue proposte all’UE per affrontare la crisi europea del latte:

  • rafforzamento delle norme Ue su etichettatura del latte e prodotti lattiero-caseari;
  • raddoppio della soglia degli aiuti de minimis per tre anni;
  • maggiore tutela degli allevatori con regole chiare sui contratti e meccanismi di indicizzazione dei prezzi;
  • nuove misure di promozione del latte per contrastare il calo dei consumi.

Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina presenterà le quattro misure al prossimo Consiglio dei Ministri agricoli Ue di marzo, già discusse con gli assessori all’agricoltura delle regioni italiane in un incontro svoltosi al Ministero.

Come annunciato agli assessori, ha continuato Martina, “nelle prossime settimane saranno erogati gli aiuti relativi all’intervento straordinario da 25 milioni di euro ottenuti a Bruxelles e abbiamo attivato l’aumento della compensazione Iva al 10% come previsto dalla legge di Stabilità.”

“nelle prossime settimane saranno erogati gli aiuti relativi all’intervento straordinario da 25 milioni di euro ottenuti a Bruxelles e abbiamo attivato l’aumento della compensazione Iva al 10% come previsto dalla legge di Stabilità”Maurizio Martina

Applicare al settore primario leggi che valgono per altri settori non è possibile: si può decidere di non fabbricare una borsa per adeguarsi alla domanda, ma non è così semplice lasciare una vacca da mungere.

Fonti:
CLAL.it
“Attacco alle stalle italiane”, Coldiretti

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Adelaide Baccile, Dott.ssa in Scienze Agrarie e Ambientali